Pubblicato il 20 Dicembre 2021.
di Ludovico Cantisani
Il Biglietto d’Oro, l’ormai storico premio che l’ANEC assegna ogni anno nel corso delle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento, è diviso in due macrosezioni: da un lato, si vanno a premiare i titoli, i talent e le società di produzione e distribuzione che hanno portato in sala i film di maggiore incasso dell’anno, differenziando tra produzioni nazionali ed estere; dall’altro lato, ogni anno vengono premiati anche gli esercenti italiani che hanno saputo totalizzare il maggior numero di spettatori e di presenze in sala, sia in termini assoluti che considerando la media di spettatori per schermo.
Nel corso del Day 3 delle Giornate Professionali di Cinema, accanto a titoli come Un gatto in tangenziale 2, Me contro te – Il mistero della scuola incantata e Freaks Out, sono stati premiati anche una serie di cinema, mono e multisala, dislocati in tutta la penisola, che malgrado la pandemia hanno saputo mantenere un dialogo costante con il loro pubblico, garantendo anche in quest’anno sfortunato un numero più che discreto di presenze.
A vincere il Biglietto d’Oro per il maggior numero di spettatori in assoluto sono stati il cinema Beltrade di Milano nella categoria monosale, il multisala Moderno di Sassari nella categoria Multisale con 2-4 schermi, l’UCI Luxe Maximo di Roma fra le Multisale attrezzate con 5-7 schermi e l’UCI Bicocca di Milano nella categoria Multisale da 8 schermi in su. Quattro premi divisi piuttosto equamente tra il Nord Italia, il Centro e le isole.
Più lunga è la lista dei cinema che hanno vinto i Biglietti d’Oro per la migliore media a schermo, dal momento che questa sezione del premio considera anche il numero totale di abitanti della città o della zona in cui i cinema sono ubicati. il Don Bosco di San Donà di Piave ha vinto il Biglietto d’Oro come monosala di un centro urbano con meno di cinquantamila abitanti; al cinema Moderno di Lucca è andato invece il premio come monosala in un centro urbano la cui popolazione è compresa tra i cinquantamila e i centomila abitanti. Il Roma di Trento ha invece vinto il Biglietto d’Oro nella categoria Monosala in centri urbani tra 100mila e 200mila abitanti).
Spostandoci nella categoria dei multisala attrezzati con un numero compreso tra i due e i quattro schermi, abbiamo il Cristallo di San Bonifacio, l’Edera di Treviso e il Modena di Trento considerando rispettivamente centri urbani con meno di cinquantamila abitanti, quelli fra i cinquanta e i centomila e quelli tra i centomila e i duecentomila; c’è infine il multisala Orfeo di Milano come vincitore tra i multisala delle città che superano i duecentomila abitanti.
Passando nella successiva categoria, quella dei multisala che dispongono di un numero compreso tra i 5 e i 7 schermi, sono stati proclamati vincitori del Biglietto d’Oro il multisala Arcadia di Melzo, il Visionario di Udine e l’UCI Luxe Palladio di Vicenza – con la solita progressione che si riferisce rispettivamente ai centri sotto i cinquantamila abitanti, alle località comprese tra i cinquanta e ai centomila, e alle città che vanno dai centomila ai duecentomila abitanti. Nell’ultima categoria del premio, quella che considera la media a schermo per le Multisale dagli otto schermi in sù, sono stati infine visti trionfare il The Space Cinema di Cerro Maggiore, l’UCI Cinemas di Casoria, il Multisala Oz di Brescia e l’Anteo Palazzo del Cinema di Milano.
Quali considerazioni si possono trarre dalle proclamazioni di quest’ultima edizione dei Biglietti d’Oro? La prima, la più confortante, riguarda la voglia che il pubblico tutt’ora ha di tornare nelle sale una volta esauritasi l’emergenza della pandemia: i film premiati col Biglietto d’oro in considerazione degli incassi, sia titoli nostrani citati sopra che produzioni straniere e soprattutto hollywoodiane come il kolossal fantascientifico Dune, sono stati dei veri e propri traini per fare abituare il grande pubblico all’esperienza del grande schermo, ma le sale premiate hanno saputo indubbiamente inserire all’interno della loro programmazione un’offerta variegata e capace di attirare spettatori di tutti i gusti e di tutte le età – tanto più che diversi dei cinema premiati col Biglietto d’Oro, soprattutto nella sezione monosale, sono riconosciuti come dei veri poli aggregatori e centri culturali delle rispettive città.
Analizzando gli annunci dei cinema vincitori del Biglietto d’Oro, si impone anche una seconda considerazione, questa più critica. Se la maggior parte degli esercenti premiati sono dislocati tra il centro e il nord d’Italia, e, nel caso del Moderno di Sassari, anche in Sardegna, pressoché nessun cinema del Sud ha ricevuto alcuna menzione, all’infuori dell’UCI di Casoria. Questo è segno di un divario sociale che operazioni ponderate di educazione cinematografica nelle scuole e in generale di formazione del pubblico al linguaggio audiovisivo potranno contribuire a colmare.
Una terza constatazione, più statistica che critica, rispetto ai vincitori di questa edizione del Biglietto d’Oro, può constatare una distribuzione grosso modo equanime tra i grossi franchise di sale e i cinema invece “indipendenti”: a vincere l’ambita targa sono stati infatti tanto realtà a sé stanti, ma molto legate al territorio, come il Visionario di Udine e il Beltrade di Milano, quanto singoli cinema appartenenti a grosse catene come gli UCI o i The Space. Realtà imprenditoriali differenti come i franchise e i multi- o monosala possono evidentemente coesistere, e possono entrambi riuscire, in modi forse diversi, nella cruciale impresa di fidelizzare il proprio pubblico.
Per meglio analizzare le differenti strategie di marketing, di comunicazione, di gestione e soprattutto di programmazione adottate dai vincitori del Biglietto d’Oro, ci ripromettiamo nelle prossime settimane di pubblicare sul nostro blog delle vere e proprie interviste almeno a una parte degli esercenti qui citati, per scoprire i segreti del loro successo e della loro interazione con la comunità locale. Intanto non ci resta che complimentarci con i vincitori e con tutti gli esercenti che in quest’annata particolarmente difficile hanno trovato il coraggio di riaprire le loro sale, sperando in un 2022 più radioso.
In apertura un’immagine del Visionario di Udine, vincitore del Biglietto d’Oro tra i multisala che dispongono di un numero compreso tra i 5 e i 7 schermi in località comprese tra i cinquanta e ai centomila.
© 2021 Alice BL Durigatto