Pubblicato il 20 Settembre 2020.
Continuano le proiezioni nelle sale romane per la rassegna Da Venezia a Roma.
Lunedì 21 settembre presso il cinema Intrastevere (Vicolo Moroni, 3) si inizia alle 16:15 con In between dying di Hilal Baydarov, presentato in Concorso, film sulle “possibilità dell’amore” come spiega lo stesso regista che per questa opera racconta di essersi fatto guidare principalmente dall’ispirazione.
Alle 18:00 è la volta di The Book of Vision, primo lungometraggio dell’italiano Carlo S. Hintermann, che ha aperto la Settimana della Critica alla Mostra di Venezia. Un’opera visionaria, che vanta un cast internazionale, all’interno del quale spicca Charles Dance, protagonista della nota seria Games of Thrones e Lotte Verbeek (The Black List, Outlander e I Borgia).
Alle 19:45 è prevista la proiezione di Mila di Christos Nikou, proveniente dalla sezione Orizzonti, mentre alle 21:30 sarà la volta di Spy no Tsuma (Wife of a spy), di Kiyoshi Kurosawa, spy story dalle tinte mélo ambientata nel Giappone del 1940. Il film, presentato in Concorso, si è aggiudicato il Leone d’Argento per la miglior regia.
Al cinema Greenwich (Via G. Bodoni, 59) lunedì 21 settembre sono previste ben quattro proiezioni: si parte alle 16:30 con Topside, proveniente dalla Settimana Internazionale della Critica. Primo lungometraggio diretto dalla coppia Logan George e Celine Held, il film affronta il tema dell’infanzia attraverso il racconto della storia di una madre e di sua figlia a New York.
Alle 18:15 sarà la volta di Nuevo Orden di Michel Franco, vincitore del Leone D’Argento – Gran Premio della Giuria e del Premio Leoncino d’Oro Agiscuola/Unicef. Il film, come dichiara lo stesso regista, “propone una visione distopica del Messico […] e vuole essere un monito: se la diseguaglianza non viene risolta civilmente e se le voci del dissenso vengono messe a tacere, ne deriva il caos”.
Alle 20:00 in programma Mandibules di Quentin Depiuex, presentato Fuori Concorso, mentre alle 21:30 la serata al Greenwich si chiude con Quo Vadis, Aida? di Jasmila Zbanic. Ambientato in Bosnia nel 1995, il film parla di “una donna alle prese con un gioco di guerra tra uomini”. Un’opera che, spiega la regista, “parla di coraggio, amore e resilienza – e anche di quanto può accadere se non riusciamo a reagire tempestivamente ai primi segnali di pericolo”.
Al cinema Farnese sono invece previste tre proiezioni: alle 16:30 Oaza (Oasis) di Ivan Ikić, alle 19:00 La verità su la dolce vita di Giuseppe Pedersoli, alla presenza dell’autore; alle ore 21:00 The disciple (Discepolo) di Chaitanya Tamhane, Premio per la Miglior sceneggiatura, Premio FIPRESCI. Interverranno alla proiezione Riccardo Biadenem, dir. artistico SUMMERMELA/FIND, KAMA Productions; Francesco Ranieri Martinotti, Presidente ANAC e Selvaggia Velo, direttore RIVER TO RIVER FLORENCE INDIAN FESTIVAL.