Pubblicato il 5 Gennaio 2022.
Tra i primi comunicati diffusi dal Ministero della Cultura all’inizio del nuovo anno, si segnala l’annuncio che la Legge di Bilancio 2022 ha aumentato a 750 milioni di euro il fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo, rispetto ai 640 dell’anno scorso. Questa notizia conferma un trend in crescita ormai da diversi anni, dal momento che si è arrivati quasi a raddoppiare i fondi approntati per il settore – nel 2016 il bilancio prevedeva 400 milioni di euro. La notizia è particolarmente positiva per le produzioni cinematografiche, che anche per quest’anno potranno contare su un tax credit fermo al 40%, come ormai è prassi consolidate fra le misure approntate dal governo per sostenere il settore nel corso della pandemia.
“La cultura è centrale nell’azione di politica economica del governo”, è la nota a firma di Dario Franceschini a commento della notizia. “Dal potenziamento dei fondi per il cinema e l’audiovisivo, alle nuove risorse per contrastare lo spopolamento dei borghi e dei piccoli centri delle aree interne, alle norme per biblioteche, archivi e librerie, ai fondi per la tutela del patrimonio culturale, al sostegno al reddito per i lavoratori dello spettacolo fino alla proroga del bonus facciate, seppur rimodulato al 60% per il 2022, tutti i settori culturali vedono crescere l’investimento e l’intervento dello Stato”.
Anche la filiera delle sale cinematografiche risulta beneficiata, sin dai primi provvedimenti di inizio anno. Il Ministero della Cultura ha infatti lanciato un nuovo bando di 200 milioni di euro per l’efficientamento energetico di cinema e teatri presenti sul territorio nazionale. Il contributo dovrà essere richiesto entro il 18 marzo 2022; la domanda può essere presentata sia da soggetti pubblici che da gestori o proprietari privati. Risultano presentabili per il contributo tutti gli eventi di efficientamento energetico delle sale la cui lavorazione è formalmente iniziata a partire da 1° febbraio 2020; se l’intervento per cui si fa domanda deve essere ancora realizzato, ai fini del bando è necessario iniziarlo entro il 31 dicembre 2022. Di questi 200 milioni di euro di fondi, il 40% è riservato alle regioni del Mezzogiorno, vale a dire Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; se i contributi complessivi assegnati a un singolo soggetto non superano i 2 milioni di euro, l’importo massimo del sostegno è fissato all’80% dei costi totali. Rientrano tra gli interventi ammissibili previsti dal bando le operazioni alla realizzazione di progetti o all’acquisto di beni e servizi che abbiano come oggetto interventi sull’involucro edilizio, e in generale operazioni di sostituzione e acquisizione di nuove apparecchiature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, oppure di brevetti, licenze e know-how. Tutti i costi vanno ovviamente contabilizzati e dimostrati con elementi formali quali fatture e contratti di lavoro.
Queste operazioni annunciate a inizio anno dal governo e dal ministero Franceschini lasciano sperare in un 2022 in cui il governo affiancherà efficacemente tutta la filiera cinematografica, dalla produzione fino alla distribuzione nelle sale, con misure ad hoc che ne sostengano lo sviluppo e la buona tenuta del settore in un momento in cui la pandemia continua a causare problemi e ansietà. Si saggerà nei prossimi mesi l’efficacia di queste misure e l’effettivo sostegno che il governo vorrà dare, soprattutto alla filiera delle sale.
Ludovico Cantisani
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