Pubblicato il 25 Maggio 2021.
di Mario Soldaini
A Roma, nei pressi di Piazza Bologna, a pochi passi dall’Università, si trova il vecchio cinema Atlante ora cinema Jolly. È tra le sue mura che Dario Fo mette in scena per la prima volta a Roma il suo Mistero Buffo. Oggi il cinema ha subito diversi interventi di restauro che l’hanno reso un multisala moderno pronto ad accogliere di nuovo il pubblico di Roma, i suoi studenti, gli amanti di cinema. Il suo gestore, Giampaolo Ricciarelli (Vice Presidente ANEC Lazio), lo ha rilevato una decina di anni fa coronando il sogno di una vita e in questi giorni di riapertura ha deciso di aprire, anche a noi, le porte del suo piccolo grande mondo.
Giampaolo Ricciarelli cominciamo dall’inizio, come è divenuto gestore del Jolly?
Provenivo dall’esercizio. Ho cominciato a lavorare nel cinema vendendo popcorn al Barberini e divenire il gestore di questo cinema è stato per me il coronamento di un sogno. Ora sono co-proprietario anche di un cinema multisala a Sassari, e anche a Sassari con i miei soci, quest’anno, siamo risultati vincitori del biglietto d’oro (Premio Biglietto d’oro ANEC 2020 al Moderno di Sassari per multisala da 2 a 4 schermi in una città da 50 a 200 mila abitanti, ndr). Sono felice di avere ottenuto per il secondo anno consecutivo questo importante riconoscimento.
Quando è nata in lei la passione per il cinema?
Da sempre. Ho iniziato a lavorare al cinema Barberini che ero un ragazzo e da allora non ho più smesso. Ho fatto di tutto, sempre lavorando nell’esercizio, e alla fine ce l’ho fatta, dopo anni e anni finalmente, con i miei soci, siamo riusciti a completare l’acquisto di questo cinema.
Quale è stato il primo film proiettato nel suo cinema da quando lo ha rilevato?
Ho rilevato il cinema una decina di anni fa, erano gli anni in cui Avatar incantava gli spettatori con le magie degli effetti speciali, del facial performance replacement, in cui si cominciavano a proporre al grande pubblico le incredibili immagini in 3D.
Quale film proiettato al Jolly ha riscosso maggiore successo rimanendo per più tempo nella programmazione della sala?
Certamente tutti i film di Checco Zalone. I suoi film sono rimasti nella programmazione delle sale per quasi due mesi. C’è da dire che il Jolly lavora benissimo con il prodotto italiano mentre soffriamo il blockbuster americano, alla Wonder Woman per intenderci. Abbiamo un pubblico di spettatori che va dai ventuno anni in su, data anche l’estrema vicinanza con l’Università. Comunque spaziamo e andiamo bene anche con i film per famiglia. Diciamo che avendo quattro sale è più facile spaziare.
Qual è il coinvolgimento della cittadinanza locale? Come ha pensato le sue sale?
Abbiamo un rapporto costante con le scuole di zona, i cittadini di quartiere, e poi, certo, con i ragazzi dell’Università: alcuni di loro sono ormai veri e propri clienti abituali. Rispetto alle sale sono felice di annunciare che abbiamo da poco ultimato la digitalizzazione completa di una sala, impostando proiettori laser in grado di mostrare immagini digitali a supporto del film, perché crediamo che il cinema debba essere anche spettacolo.
Come ha passato questo tempo di chiusura generale?
Durante la pandemia la passione per il mio lavoro e per il cinema mi ha salvato la vita. Uscivo da casa per venire a lavorare, per confrontarmi con i colleghi, per organizzare la ripartenza, per impostare la programmazione. Allora mi sono accorto che tutto il lavoro dell’esercizio è fatto da uomini di passione che amano il cinema, e essere circondato da persone che pensano al cinema come a un atto di amore mi ha permesso di vivere meglio un periodo altrimenti davvero complicato.
Giampaolo Ricciarelli lei è risultato vincitore del biglietto d’oro come multisala 2-4 schermi per città con oltre 500.000 abitanti. Quale è stata l’affluenza dello scorso anno che le ha permesso di vincere?
Con le presenze nel 2019 eravamo oltre le 150.000, ormai è già il secondo anno che la nostra squadra risulta vincitrice del biglietto d’oro. Ma questo avviene perché c’è un’affluenza che ormai si è consolidata. Però mi lasci dire una cosa: questo biglietto d’oro, in quest’anno così particolare, è dedicato a tutti i colleghi che con grande sacrificio stanno portando avanti i loro esercizi. Sì, è vero, è una grande soddisfazione vincere questo premio, è un onore, ma quest’anno il biglietto d’oro è un po’ di tutti gli esercenti.
Quale sarà il film che guiderà questa sua rinascita?
Abbiamo riaperto proiettando Woody Allen e Nomadland. Da qui a settembre ci sono buoni prodotti, anche nella stagione estiva dovrebbero uscire novità interessanti. Ad agosto dovrebbe essere pronto per l’uscita Come un gatto in tangenziale 2 e tanti altri film italiani e americani di sicuro successo. Speriamo che per allora si possa tornare alla normalità. Per adesso la cosa principale è portare a termine le vaccinazioni il prima possibile, per creare un clima di fiducia.
Come ha pensato a strutturare la ripartenza del suo Jolly?
Per noi la chiusura delle Università è stata particolarmente complicata, ma forti del supporto del MiBACT stringiamo i denti e andiamo avanti. Oggi è un’apertura prima di tutto etica, a guidarci è il senso del dovere, il rispetto profondo verso il mondo del cinema e dello spettacolo. Dobbiamo dare un segnale positivo. Il cinema è un luogo di ritrovo. Ma dobbiamo tornare a parlare di cinema ogni giorno. Certo la crisi è dovuta a un momento sanitario complesso ma io sono fiducioso. Credo che, dopo un rodaggio di due o tre mesi, ne usciremo finalmente vincenti. Il Cinema ne uscirà vincente. Del resto, la possibilità di vedere un film al cinema è davvero unica e irripetibile.
Il Multisala Jolly si trova a Roma, al numero 4 di via Giano della Bella